Un accordo quadro per avviare
formalmente un confronto tra magistratura e servizi sanitari che
si occupano di minori, al fine di approfondire le modalità di
intervento e migliorare l'esercizio delle rispettive prerogative
in relazione a provvedimenti che riguardano bambini e ragazzi.
L'iniziativa - presentata in conferenza stampa - è nata su
proposta della prima sezione civile della Corte d'appello di
Trento, ed ha visto la condivisione del Tribunale di Trento, del
Tribunale Rovereto, del Tribunale per i minorenni di Trento,
della Provincia di Trento e dell'Azienda provinciale per i
servizi sanitari (Apss).
"Con l'accordo, le istituzioni interessate si impegnano, in
condizioni di parità, ciascuna con il proprio il ruolo e
nell'assoluto rispetto del ruolo delle altre, attraverso lo
strumento dei tavoli operativi, a trovare le modalità più
efficaci di collaborazione per far sì che ogni giudice che deve
decidere della vita di un ragazzo abbia una comprensione
approfondita oltre che della sua situazione giuridica, anche di
quella psicologica, sociale, emotiva, fisica e cognitiva", ha
spiegato la presidente della prima sezione civile della Corte
d'appello di Trento, Anna Maria Creazzo.
L'intesa prevede due livelli di collaborazione, attraverso un
tavolo istituzionale (con funzioni di indirizzo) e un tavolo
operativo, composto da referenti individuati da magistratura,
Provincia, Apss, servizi sociali di Comunità di valle e di
Trento e Rovereto.
"Questo accordo rappresenta un grande valore per il nostro
territorio, che dimostra la volontà di fare squadra a tutti i
livelli a servizio delle problematiche che interessano i nostri
minori", ha affermato il presidente della Provincia di Trento,
Maurizio Fugatti.
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