Come ogni anno, il vescovo di
Bolzano-Bressanone, Ivo Muser, ha incontrato i detenuti, il
personale e i volontari del carcere di Bolzano per lo scambio
degli auguri di Pasqua.
Durante la liturgia nella cappella della struttura di via
Dante, rivolgendosi ai detenuti, monsignor Muser ha ricordato la
necessità di assumersi la responsabilità di scelte sbagliate,
"ma - ha aggiunto - nonostante tutto nessuno di voi deve perdere
la propria dignità. Con il suo perdono Dio vuole aiutarvi a
cambiare la vostra vita." Il vescovo ha invitato i reclusi "a
credere nella possibilità del pentimento e della conversione, a
credere in un Dio che non vi esclude, che non vi dimentica, che
sta dalla vostra parte. E chiedete perdono a tutti coloro che
avete tradito, ingannato, calpestato".
Muser ha poi sottolineato che "il mondo del carcere è una
realtà complessa, in cui devono convivere le istanze della
giustizia e della sicurezza della società con l'impegno a
percorsi di recupero e reinserimento delle persone".
Oltre al suo ringraziamento a quanti nella casa circondariale
si adoperano ogni giorno in condizioni difficili, il vescovo ha
rinnovato l'appello che aveva fatto nella visita natalizia: "Non
è più rinviabile la costruzione del nuovo carcere di Bolzano, di
cui si parla ormai da tanti anni. La nuova struttura deve essere
una priorità, poiché quella attuale da tempo non è all'altezza
delle esigenze. Chi ha sbagliato ha il diritto di espiare la sua
pena in condizioni dignitose, e anche agli operatori bisogna
garantire un ambiente di lavoro altrettanto dignitoso."
Attualmente, i detenuti a Bolzano sono 117, in una struttura con
una capienza di 88.
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