Sebbene l'occupazione femminile sia
in crescita, i redditi delle donne restano inferiori, mentre si
registra una maggiore difficoltà nel raggiungimento delle
posizioni apicali e di responsabilità sia nelle aziende
partecipate del Comune di Trento, sia in quelle private. In
politica poi risultano meno rappresentate degli uomini. È quanto
emerge dal Bilancio di genere 2023, un documento che mira a fare
il punto sulle disparità di genere nel Comune di Trento,
presentato a palazzo Geremia.
Il lavoro, finanziato dal protocollo "Unicittà" siglato tra
Università di Trento e Amministrazione, è stato realizzato dal
team guidato dalla professoressa Barbara Poggio, di cui fanno
parte anche Anna Ress, Letizia Caporusso e Majida El Aafyouny,
collaboratrici del Centro studi di Genere.
A Trento dal 2011 al 2021 l'occupazione femminile è passata
dal 45,8% al 46,8%, mentre quella maschile è variata dal 59,9%
al 58,6%. Nell'ambito dell'imprenditoria, l'80% delle imprese
con sede nel capoluogo è guidata da uomini. Nei cinque anni che
vanno dal 2016 al 2020, le donne hanno guadagnato in media
10mila euro lordi l'anno meno degli uomini, mentre le pensionate
del settore pubblico nel 2022 hanno percepito in media una
pensione di anzianità di 1.851 euro a fronte dei 2.960 euro
riconosciuti ai pensionati maschi.
Dal punto di vista della rappresentanza politica, i numeri
mostrano un aumento della presenza femminile. Alle ultime due
elezioni amministrative le candidate al Consiglio comunale non
superavano il 38,2% nel 2020 e il 37,2% nelle circoscrizioni.
All'interno del Consiglio comunale troviamo il 75% degli uomini
e solo il 25% delle donne.
Nelle 14 società partecipate dal Comune, le donne che nel
2022 ricoprono il ruolo di presidente sono il 14,3% del totale.
Nel campo dell'istruzione, la stragrande maggioranza degli
iscritti ai licei linguistico (85%), artistico (73,8%), classico
(72,9%), coreutico (72,2%) e delle scienze umane (77,3%) sono
ragazze, a fronte dell'alta percentuale di ragazzi che
frequentano l'istituto tecnologico, composto per l'85,7% da
uomini. All'ateneo trentino molte più ragazze sono iscritti ai
percorsi umanistici e molti più ragazzi nei percorsi scientifici
e tecnologici.
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