Stando ai dati dell'Ispra sulla
produzione e il trattamento dei rifiuti urbani (anno 2022),
l'Alto Adige insieme a Veneto, Lombardia e Emilia-Romagna è tra
i leader nazionali nel riciclo, perchè il 70% dei rifiuti urbani
viene differenziato e riciclato. Questo significa che l'Alto
Adige ha raggiunto l'obiettivo fissato dall'Unione Europea.
Questo prevede che il 55% dei rifiuti urbani venga riciclato
entro il 2025 e il 65% entro il 2035.
"I dati mostrano chiaramente i risultati raggiunti dall'Alto
Adige negli ultimi 30 anni", afferma Peter Brunner, assessore
provinciale alla Tutela dell'ambiente. "Il successo è dovuto
all'impegno della Provincia, dei Comuni e anche alle decisioni
politiche degli ultimi anni". In Alto Adige la raccolta
differenziata, i centri di riciclaggio e la tariffazione
puntuale dei rifiuti sono stati introdotti prima che in altre
regioni. "Tuttavia, questa posizione di leadership non sarebbe
possibile senza i cittadini, che sono riciclatori esemplari",
aggiunge Brunner.
Il primo centro di riciclaggio per la raccolta differenziata
di carta, cartone, plastica, vetro ecc. è stato creato a Terlano
nel 1991/92. Oggi sono 88 i centri di riciclaggio attivi a
livello provinciale.
Il rapporto Ispra mostra come la tariffa rifiuti incentivi
anche la gestione sostenibile dei rifiuti e, in particolare, la
raccolta differenziata. "L'Alto Adige è stato un pioniere anche
in questo campo. La tariffa rifiuti basata sulla quantità è nata
a Plaus, Tires e Campo Tures ed è stata gradualmente estesa a
tutta la provincia a partire dal 1995", sottolinea Giulio
Angelucci, direttore dell'Ufficio Gestione rifiuti dell'Agenzia
provinciale per l'ambiente e la protezione del clima.
Nel prossimo futuro, l'Ispra adatterà la sua metodologia di
raccolta dati e raccoglierà nuovi parametri sulla purezza delle
frazioni raccolte, oltre ai dati sulle quantità. Solo la
combinazione dei due valori ci permette di fare affermazioni
sulla possibilità di riciclare efficacemente le frazioni
raccolte separatamente".
Tuttavia, gli investimenti effettuati dalla Provincia e dai
Comuni sono una buona base per garantire che il riciclaggio
possa continuare ad alti livelli in futuro, non solo in termini
di quantità ma anche di qualità. Inoltre, hanno un effetto
positivo sui costi sostenuti: secondo l'Ispra, mentre una
persona a Trento paga in media 172,3 euro all'anno, a Bolzano la
cifra è di 142,5 euro all'anno.
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