Prosegue il braccio di ferro tra
Vienna e Roma per il divieto per i tir sul versante austriaco
del Brennero. Il governo austriaco dovrà rispondere entro
mercoledì al ricorso presentato dal Mit a Bruxelles. "Salvini fa
chiasso, noi invece presentiamo dati, numeri e fatti", taglia
corto il governatore tirolese Anton Mattle sulla Tiroler
Tageszeitung.
Come anticipa il giornale, la risposta di Vienna si baserà
su tre punti: In primis, con 2,5 milioni di tir all'anno il
Brennero è il valico transalpino più trafficato, anche per colpa
dei pedaggi convenienti. Ogni anno - evidenzia l'Austria -
880.000 tir fanno addirittura più strada per raggiungere il
Brennero, solo per risparmiare pedaggio.
Il secondo argomento riguarda i valori dell'aria, che
sarebbero migliorati in Tirolo grazie ai divieti per i tir e al
limite di 100 km/h per le auto. Vienna si sente sostenuta in
questa battaglia dall'Ue che infatti intende inasprire
ulteriormente i limiti dell'aria.
L'ultimo punto riguarda il cosiddetto 'dosaggio' del
traffico pesante tramite divieti e in futuro tramite un sistema
'slot' (passaggio del mezzo pesante in una fascia oraria,
prenotata precedentemente) per evitare così maxi code.
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