A Lona-Lases, il paese della val di
Cembra al centro dell'inchiesta sull'infiltrazione della
'ndrangheta in Trentino, si è tenuta oggi la prima seduta del
Consiglio comunale dopo le elezioni dello scorso 25 febbraio,
che, dopo tre tentativi andati a vuoto, hanno portato
all'elezione di un sindaco.
"Un momento che segna un passaggio importante nella storia di
questo territorio", ha commentato il presidente della Provincia
di Trento Maurizio Fugatti, presente all'appuntamento. "Si
chiude dunque il percorso di accompagnamento che
l'amministrazione provinciale e il Commissariato del Governo
hanno promosso con convinzione. Grazie dunque ai nuovi
amministratori comunali, che hanno scelto di assumersi una
grande responsabilità per il bene della comunità alla quale
appartengono. Questa è una bella giornata per tutto il
Trentino".
Il sindaco Antonio Giacomelli ha confermato che si
concentrerà da subito sulle esigenze del paese, a partire dalla
sicurezza e dalla legalità fino ad arrivare alle opere
pubbliche, che saranno avviate dopo l'analisi del bilancio.
Giacomelli sarà affiancato dalla vicesindaca Mara Tondini, già
sindaca di Lona-Lases dal 2002 al 2005, e dagli assessori
Letizia Campestrini e Graziano Micheli. Il decreto di nomina -
informa una nota - è atteso nella giornata di domani.
In aula erano presenti diversi componenti delle associazioni
e i due commissari straordinari che hanno accompagnato le
comunità di Lona-Lases dal 2020 ad oggi: Federico Secchi e
Alberto Francini. Ha partecipato alla prima seduta del Consiglio
comunale anche il presidente della Comunità di valle Simone
Santuari.
"Da oggi inizia un nuovo importante percorso. Noi
continueremo ad essere vigili, al fianco dei cittadini. Oggi,
finalmente, guardiamo verso il futuro", ha dichiarato il
commissario del Governo Filippo Santarelli.
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