Trenta persone identificate, tre
denunce per minacce e un divieto di ritorno a Trento per tre
anni. È l'esito - informa la Questura - dell'attività
investigativa svolta dalla Digos e dalla Polizia postale di
Trento per le offese e minacce via social indirizzate al
presidente della provincia, Maurizio Fugatti, per la gestione
della fauna selvatica.
Il lavoro degli investigatori è ancora in corso.
"Desidero ringraziare il Commissariato, la Questura con
particolare riferimento a Digos ed esperti informatici e in
generale le forze dell'ordine per l'attività investigativa a
tutela della mia persona". Il presidente della Provincia
autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, commenta così la notizia
diffusa tramite agenzia dell'identificazione degli autori delle
minacce e offese veicolate tramite social dopo le ultime
decisioni assunte in ordine alla gestione dei grandi carnivori
in Trentino.
"Ritengo occorra riportare dentro il solco della
ragionevolezza e della misura quello che sta accendendo da ormai
troppo tempo - aggiunge il presidente - non tanto per un fattore
personale, ma soprattutto perché l'esercizio della democrazia
significa assumersi responsabilità che vanno al di là
dell'interesse del singolo o di singoli gruppi. Responsabilità e
decisioni che a volte sono difficili e scomode ma che è giusto
impegnarsi a sostenere. Ecco perché il lavoro delle forze
dell'ordine è prezioso ed è preziosa la testimonianza che
riescono a dare anche in questo frangente, a difesa della
legalità e del confronto civile".
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