"Emergenza, in che comune ha
bisogno?". Il tempo di uno squillo, pari ad appena tre secondi
(3,1 per l'esattezza) e al numero unico 1-1-2 risponde un
operatore di Centrale. Sono state 295.970 le chiamate ricevute e
filtrate nel 2023, in significativo aumento rispetto all'anno
precedente (nel 2022 erano 241.290). Un lavoro e uno sforzo
importante, che nella giornata dedicata proprio al numero di
emergenza (11 febbraio) ha visto decine di cittadini visitare
gli spazi della Centrale di via Pedrotti per scoprirne i segreti
e comprendere come comportarsi in caso di emergenza. L'appello
lanciato ai cittadini è stato di scaricare l'App "Where are U",
che facilita la localizzazione degli eventi per i quali è
richiesto l'intervento di soccorritori e forze dell'ordine.
"Anno dopo anno, osserviamo una crescita del Sistema di
Protezione civile trentino anche sotto il profilo della
tecnologia" ha osservato il presidente della Provincia, Maurizio
Fugatti, che ha incontrato le diverse Strutture operative
intervenute in Centrale anche per fare il punto sull'attività
svolta giornalmente in favore della comunità trentina. "Una
collaborazione e una sinergia importate, che ci permette di
essere un modello anche per altre realtà nazionali" sono state
le parole del presidente Fugatti, che ha rivolto un grazie agli
operatori "anche a nome della comunità trentina, che ha fiducia
in voi, nelle vostre competenze e nel vostro grande impegno".
Presenti anche il vicario del prefetto Massimo Di Donato
("Consentite alle forze dello Stato di garantire la sicurezza
dei cittadini"), il sindaco di Trento Franco Ianeselli ("La
diffusa cultura del volontariato di emergenza caratterizza il
Trentino tutto e questo ci inorgoglisce: la folta presenza di
cittadini nella giornata di oggi ne è la conferma") e il
presidente di Trentino digitale Carlo Delladio, che gestisce
parte dell'infrastruttura tecnologica delle Centrali di
emergenza provinciali.
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