Si è chiusa a tarda sera la
discussione in Consiglio provinciale a Trento sulle linee
programmatiche del governatore Maurizio Fugatti.
Sul tema Euregio - ha detto Fugatti - sono stati messi in
campo il bypass (e le risorse sono arrivate e sono assicurate) e
poi è nato il progetto A22 che quando andrà in porto
l'autostrada sarà la più green di Europa.
Sul contratto trentino della sanità si deve essere realistici
perché si è in un quadro nazionale, anche se il Trentino può
fare qualcosa in più. Non c'è un contratto sudtirolese della
sanità e ciò dimostra che il Trentino non può pagare tanto di
più il personale sanitario. Si lavora sulle condizioni di fondo:
dalla scuola di medicina e dal fatto che un professionista
entrerà in un sistema
completamente integrato sul territorio. Un sistema, insomma, che
potrà
attrarre i professionisti. Insomma, una visione basata sulla
concretezza.
Sul tema dello Statuto e dei temi finanziari, Fugatti ha
ribadito, che "senza risorse finanziarie non c'è autonomia".
Dopo Patto di Milano e quello di Garanzie con gli accordi con
Draghi e Giorgetti hanno portato cento milioni nelle casse
della Pat. Ed è la prima volta dopo tre legislature. Insomma, la
partita
finanziaria è determinante. L'accordo di San Michele ha portato
a casa il
massimo possibile sugli arretrati e dentro quell'accordo ci sono
12 milioni
all'anno, sui combustibili che stanno calando, per sempre che
non
andranno ai conti nazionali.
Sullo Statuto, certo ci vuole attenzione perché non si sa mai
cosa può succedere in Parlamento, ma non si è tenuto all'oscuro
il Consiglio che verrà coinvolto quando si saprà di cosa si sta
parlando. Ma non c'è il rischio di un sub statuto rispetto al
Sudtirolo.
Riguardo alla sanità, il Presidente ha sottolineato, il
livello di umanità della sanità trentina. I ritardi nelle visite
ci sono, anche se ci sono stati miglioramenti anche se i
problemi del personale sono sempre seri. Mobilità sanitaria: per
20 anni, ha aggiunto, è sempre stata in negativo, picco
raggiunto nel 2015 con 13
milioni di euro andati fuori provincia. Nel 2022 il Trentino è
tornato a incassare anziché pagare.
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