Un appello per salvaguardare e
rilanciare il Servizio sanitario nazionale (Snn) è stato
lanciato dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della
provincia di Trento, assieme alla Consulta provinciale per la
salute, l'Ordine delle professioni infermieristiche e la sezione
provinciale della Lilt in rappresentanza delle associazioni di
volontariato locali che si occupano di salute. L'iniziativa,
presentata in conferenza stampa, è stata organizzata in
occasione del 50/o anniversario della legge istituiti a del Snn.
"Il Snn è un bene prezioso sempre più a rischio, di cui
temiamo la perdita. Dobbiamo stimolare la politica e ricordarci
che abbiamo un'autonomia che da sfruttare, che ci offre
opportunità straordinarie, e un volontariato che ci invidia il
mondo intero. Bisogna ricordare che il cittadino non è solo
utente, ma gestore della salute della comunità. Lavoriamo
insieme per trovare una soluzione affinché la legge 1978 sia
applicata bene. La nostra vuole essere propositiva per
l'integrazione servizi e lo stanziamento di maggiori risorse",
ha spiegato il presidente dell'Ordine dei medici, Marco Ioppi.
Le proposte avanzate dai promotori dell'iniziativa riguardano
l'aumento delle retribuzioni del personale sanitario, definite
"le più basse d'Europa", valorizzare il ruolo delle professioni
e delle associazioni di volontariato nel ruolo di prevenzione,
sostenere la ricerca clinica indipendente, garantire
l'assistenza territoriale per migliorare il rapporto tra medici
e cittadini e promuovere la partecipazione di tutti come
previsto dalla normativa del 1978.
"Il vero guaio è che il Snn è sotto finanziato da decenni, e
quello che fa il governo è insufficiente", ha concluso, Renzi
Dori, presidente della consulta provinciale per la salute.
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