"Lascio la Lega con un cuore colmo
di gratitudine per le opportunità che mi ha offerto e per le
lezioni che mi ha impartito, ma porto con me anche la speranza e
la determinazione di continuare a servire il nostro Paese e il
suo popolo in modi nuovi ed impattanti". Lo ha dichiarato
l'eurodeputato altoatesino. Matteo Gazzini. Annunciando l'uscita
dal Carroccio e dal gruppo parlamentare "Identità e democrazia".
"Analizzando il mio percorso personale, ad un certo punto -
spiega Gazzini - mi sono ritrovato a pormi quesiti sulla
condivisione di azioni, contenuti, ma soprattutto promesse
elettorali del partito che rappresentavo; non vedevo più
un'azione politica volta al servizio, ma solo un'entropia di
guasconate tese al sensazionalismo e mancanti di concretezza".
Pur citando una serie di "impegni disattesi" quali "il
controllo dell'immigrazione clandestina, la gestione della
guerra in Ucraina, la paventata uscita dall'Unione Europea, la
pace fiscale, l'autonomia delle regioni, la flat tax,
l'abolizione del canone rai, la riforma delle pensioni, la
sicurezza, e molto altro ancora", Gazzini assicura che la sua
"non è una decisione presa per dissenso o in polemica, ma per
una profonda convinzione che sia necessario un cambiamento,
un'innovazione".
"Oggi - conclude - sono quindi passato al gruppo dei non
iscritti del Parlamento europeo, cominciando la lettera alla
presidenza con un 'Cara Roberta', simbolo della mia volontà di
riconciliazione con la politica un po' più silenziosa, ma più
efficace".
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