"Ieri abbiamo scelto di dare un
segnale di responsabilità al Trentino e ai trentini che il 22
ottobre 2023 hanno dato fiducia a Fratelli d'Italia. In
Consiglio regionale, su un'elezione peraltro provvisoria, del
presidente e vicepresidente dell'aula, abbiamo, voluto dare un
segnale di reale possibile unità della maggioranza, che possa
far addivenire nel più breve tempo possibile ad un governo
forte, compatto ed autorevole, capace di governare le sfide dei
prossimi 5 anni, che necessitano di mettersi al più presto al
lavoro assieme. Abbiamo la consapevolezza di aver votato con
lucida responsabilità nell'interesse del Trentino, dei trentini
e del Partito, a cui sentiamo pienamente di appartenere". Lo
scrivono in una nota in consiglieri provinciali di Fratelli
d'Italia Cia, Daldoss, Girardi e Biada, che lunedì in Consiglio
regionale hanno votato, contro l'indicazione del commissario del
partito Alessandro Urzì, il candidato della Lega, Roberto
Paccher. Solo Francesca Gerosa (che ha chiesto la vicepresidenza
in Provincia a Trento senza ottenerla da Fugatti e ha minacciato
le dimissioni dalla giunta provinciale - ha votato contro
Paccher. Una scelta che ha portato FdI a verificare la
situazione "dei quattro eletti", che sarà "valutata nel merito".
Gerosa, ad una precedente votazione, era peraltro rimasta la
sola a chiedere una sospensione: proposta bocciata 35 a 0. La
spaccatura in FdI segue quindi l'attuale braccio di ferro del
partito con il governatore leghista Maurizio Fugatti per la
mancata nomina di Francesca Gerosa come sua vice dopo le
elezioni provinciali di ottobre che hanno visto un sostanziale
pareggio tra FdI e Lega con strascichi che, dalle beghe sulla
composizione della Giunta provinciale di Trento, non ancora
pienamente operativa, hanno portato alla spaccatura di FdI in
Consiglio regionale.
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