I carabinieri di Borgo Valsugana
hanno denunciato due uomini di Caldonazzo, padre e figlio, per
detenzione abusiva di munizioni da caccia.
I militari - informa l'arma - hanno notato il giovane, di 31
anni, a bordo di un'auto che procedeva a bassa velocità
all'interno di un terreno agricolo lungo la Strada provinciale
133. Sospettando il pericolo di bracconaggio, sono intervenuti
per un controllo, notando subito un fucile da caccia e diverse
munizioni di vario tipo e calibro sul sedile posteriore. Il
giovane, titolare di licenza di porto d'armi per uso caccia, non
era l'intestatario dell'arma, né tantomeno, come emerso dai
successivi accertamenti, aveva mai denunciato la detenzione del
munizionamento calibro 30-06 rinvenuto all'interno
dell'abitacolo. La doppietta calibro 12 è risultata appartenere
al padre, che a suo dire gliel'aveva prestata quella mattina per
una battuta di caccia in solitaria. Per le munizioni mai
denunciate e quindi illecitamente detenute, l'uomo è stato
deferito all'autorità giudiziaria.
Il rinvenimento di munizionamento abusivo e la circostanza
dell'arma prestata, ha indotto i militari a effettuare una
verifica alle armi e al munizionamento detenuti dal padre del
31enne. Dal controllo è emerso che anche l'uomo deteneva
abusivamente, non avendone fatto denuncia, una rilevante
quantità di munizioni (148 cartucce) di vario calibro. I
carabinieri hanno sequestrato tutte le munizioni non dichiarate
ed hanno denunciato l'uomo.
In concomitanza con l'avvio della stagione venatoria,
verranno intensificate da parte dei carabinieri le verifiche di
controllo alle armi e munizioni censite, al fine di scongiurarne
l'uso improprio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA