In un contesto piuttosto difficile
per la situazione economica generale, nella qualei redditi degli
occupati risultano essere schiacciati tra salari fermi e costi
della vita in aumento, l'Ipl ha dedicato la sezione speciale
dell'edizione autunnale del Barometro alle intenzioni di spesa
dei lavoratori, puntando il focus sulle spese riguardanti i beni
durevoli di diversa tipologia, compresi quelli definiti come
"ecologici". "L'incertezza verso il futuro - afferma il
Presidente Ipl Andreas Dorigoni - condiziona molto le scelte dei
lavoratori. Ormai l'orizzonte di spesa si è ridotto e ci si
accontenta di piccoli investimenti, anche se si ha
un'occupazione stabile".
Dall'indagine Ipl emerge che la maggioranza degli
intervistati, ben l'89%, non prevede di fare acquisti
im-portanti nei prossimi tre mesi. La quota non varia di molto
anche considerando separatamente uomini e donne, contratti a
tempo determinato o indeterminato, tempo pieno e part-time.
L'impressione è che, nell'arco temporale dei prossimi tre mesi,
la capacità di spesa sia fortemente compromessa. Se invece si
indaga sul desiderio (o, meglio, l'opportunità) di fare
acquisiti importanti in questo momento, le risposte sono più
variegate: se infatti nel complesso il 91% afferma che quello
attuale non sia il periodo migliore, si può notare come le
percentuali varino in base al settore di attività. Il 16% di chi
lavora nel settore produttivo, per esempio, ritiene che ci si
trovi nel momento giusto per fare acquisti importanti, mentre
nel commercio questo risulta vero appena per il 6%.
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