Il Tar di Trento ha dichiarato improcedibile il ricorso contro il prelievo dell'orsa F36 presentato dalle associazioni animaliste Lndc, Lav e Wwf a causa della morte dell'esemplare, la cui carcassa è stata rinvenuta nel Comune di Sella Gudicarie lo scorso 27 settembre.
Nella sentenza, i giudici amministrativi hanno evidenziato la "sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente" sia nell'annullamento dell'efficacia del provvedimento di rimozione dell'animale, sia nell'accertamento della legittimità degli atti della Provincia di Trento, in ragione della morte dell'esemplare.
Intanto un altro orso è stato investito la scorsa notte a Covelo, frazione del Comune di Vallelaghi (Trentino). L’esemplare - si apprende - si è allontanato autonomamente dal luogo dell’incidente, mentre l’automobilista non ha riportato ferite. L’orso non è stato ancora identificato.
"Siamo a quota 53 orsi investiti dal 2007 ad oggi. Noi da tempo sosteniamo la necessità di creare non solo dei corridoi di passaggio per orsi ed altri selvatici, ma la vera e propria realizzazione di ponti verdi che permetterebbero di evitare almeno il 90% di questi incidenti", commenta l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (AIidaa), annunciando un esposto per chiedere di verificare eventuali irregolarità e responsabilità dell'automobilista e dicendosi pronte a pagare le spese di progettazione dei "ponti verdi".
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