"Credo che la ricerca in Italia e
l'università siano molto più evolute di quanto le si
rappresenti: mai come ora la ricerca fondamentale e ricerca
applicata, industriale, si muovono in sintonia, di pari passo.
Molti aspetti di ricerca parlano italiano. Non ci mancano
cervelli, competenze , ricercatori, tech, ma dobbiamo
strutturare in modo quanto possibile permanente questi talenti".
Così la ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria
Bernini, intervenendo al panel "Università e ricerca fabbrica
del domani", nell'ambito del Festival dell'economia di Trento.
"Abbiamo seminato moltissimo nel mondo, e ora, anche grazie
alle possibilità economiche e all'acquisizione di fiducia del
Pnrr, raccogliamo parte dei frutti. Noi dobbiamo fare
infrastrutture strategiche, che è il modo con cui, parzialmente,
si tampona la crisi demografica e la crisi di iscrizioni
all'università. In Italia, si stanno creando vere e proprie
strutture di ricerca d'eccellenza", ha aggiunto.
"Agli studenti, ai dottorandi, ai ricercatori deve aver
garantito il diritto alla scelta, creando pacchetti di supporto
e dando loro le ragioni per tornare, tra cui i grandi centri.
Stiamo cercando di portare in Italia un grande progetto di
telescopio sotterraneo in grado di captare le onde
gravitazionali, sentendo la voce dell'universo. Siamo in due a
volerla: i Paesi Bassi e noi, che crediamo si possa fare in una
miniera di Sos Enattus, in provincia di Nuoro", ha detto
Bernini.
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