"L'Italia è stato il quinto Paese
al mondo a mettere in orbita un satellite artificiale nel
lontano 1964 con il Programma San Marco. Non deve quindi
sorprendere che oggi l'Italia sia impegnata in prima fila
nell'Economia dello Spazio come ci insegna Simonetta di Pippo,
insigne astrofisica italiana che ha appena pubblicato un saggio
sull'argomento Space Economy. The New Frontier for Development",
così ha esordito l'ambasciatore Stefano Beltrame nell'aprire i
lavori della conferenza ospitata all'Istituto Italiano di
Cultura di Vienna "Space for Net Zero" con la partecipazione di
Simonetta Di Pippo e la moderazione di Christian Köberl.
Di Pippo insegna attualmente Economia dello Spazio
all'Università Bocconi di Milano ed è stata a lungo direttrice
dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio
Extra-Atmosferico di Vienna (Unoosa). Köberl è professore di
impact research and planetary geology all'Università di Vienna.
Di Pippo ha passato in rassegna le opportunità offerte dalla
space economy nel creare benefici per l'umanità, affrontare i
cambiamenti climatici e contribuire al raggiungimento degli
obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni
Unite. I satelliti sono fondamentali per monitorare le emissioni
di gas serra e diversi indicatori del cambiamento climatico.
Oltre il 50% delle variabili climatiche essenziali sono
misurabili solo dallo spazio.
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