A trent'anni di distanza dalla
strage di via D'Amelio, la città di Bolzano ha voluto rendere
omaggio al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, gli
agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cusina, Vincenzo Li Muli,
Emanuela Loi e Claudio Traina. Il sindaco, Renzo Caramaschi,
accompagnato dal commissario del governo, Vito Cusumano, dal
magistrato Stefan Tappeiner e dal presidente dell'Anpi
provinciale, Guido Margheri, ha deposto un mazzo di fiori
davanti all'installazione permanente dedicata ai giudici Falcone
e Borsellino, vicino al tribunale. Alla cerimonia hanno
partecipato esponenti politici, autorità civili e militari e i
rappresentanti del Tribunale di Bolzano e dell'Associazione
nazionale magistrati.
"Oggi ricordiamo uomini e donne che hanno pagato con la vita
il loro impegno nella lotta alla mafia, veri martiri ed eroi
della legalità. In particolare per Paolo Borsellino, l'impegno,
la libertà, la giustizia, l'etica, la correttezza, il coraggio,
sono stati gli ideali che ne hanno animato e contraddistinto il
lavoro e la vita. Un uomo sempre proteso verso quella legalità
che dovrebbe rappresentare la normalità in uno Stato come il
nostro, ma che così non é", ha detto il Sindaco Caramaschi.
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