(ANSA) - TRENTO, 14 GIU - Con la stagione estiva aumenta
la presenza delle zecche nei boschi del Trentino e quindi la
possibilità di essere infettati dai piccoli parassiti che si
nutrono del sangue dell'uomo e degli animali. Le punture non
sono dolorose e non si sentono, ma possono purtroppo avere
conseguenze gravi, se il parassita è infetto. Le principali
malattie trasmesse dalle zecche sono la malattia di Lyme e la
Tbe (o encefalite da zecca). Da inizio anno - precisa Apss in
una nota - sono state già dieci le segnalazioni di infezione da
Tbe. In Trentino la vaccinazione contro l'encefalite da zecca è
gratuita e disponibile anche in questa stagione, basta
verificare la disponibilità nelle varie sedi sul Cup online.
Dal 2000 al 2020 i casi noti di malattia di Lyme sono stati
372, con una media di 17 casi/anno; negli ultimi cinque anni, la
media annuale è salita a 41 casi. Nel 2020 - precisa Apss - sono
stati registrati 45 casi. I casi di Tbe dal 2000 al 2020 sono
stati invece 204, con una media annuale di 9,7. Negli ultimi
cinque anni la media annuale dei casi è raddoppiata: 23,2 casi.
Nel 2020 sono stati registrati 32 casi. Tutto il Trentino può
considerarsi a rischio, tuttavia, negli ultimi anni, i casi
sembrano concentrarsi in alcune aree come la Valle di Non, la
Val di Cembra e la Valle dei Laghi. (ANSA).
Zecche in Trentino, da inizio anno 10 infezioni da Tbe
Dal 2000 al 2020 i casi noti di malattia di Lyme sono stati 372
