(ANSA) - TRENTO, 06 GIU - L'obiettivo dichiarato è
raddoppiare in tempi relativamente brevi gli attuali 16mila
impianti fotovoltaici che in Trentino producono, in fase di
picco, 230 megawatt, circa il 3-4% del fabbisogno provinciale.
Sulla legge Tonina che facilita l'installazione degli impianti,
si innesta ora un protocollo sottoscritto questa mattina dai Bim
dell'Adige, del Chiese, del Sarca e del Brenta, oltre alla
Federazione delle cooperative e all'Associazione artigiani.
L'accordo è stato firmato questa mattina.
I Bim - alcuni già lo fanno da anni - metteranno a
disposizione dei cittadini che vorranno realizzare un impianto
fotovoltaico domestico una cifra a fondo perduto: il contributo
varierà a seconda del Bim di riferimento, ma non dovrebbe essere
comunque inferiore ai 2.000 euro ad impianto. A breve saranno a
disposizione i moduli per le domande. L'associazione Artigiani -
rappresentata dal vice presidente Stefano Debortoli - farà
un'operazione di regolazione del mercato, garantendo un
prezziario certo, mentre la Federazione, ha detto il presidente
Roberto Simoni, offrirà ai cittadini attraverso le Rurali
prodotti ad hoc per finanziare gli impianti.
"La firma di questo protocollo - ha detto il vicepresidente
della Provincia, Mario Toninia - significa che la Provincia di
Trento con sua autonomia speciale sa far fronte alle
problematiche e sa anticipare i problemi dopo aver fatto gioco
di squadra. Sarebbe stato un errore non fare questo percorso".
L'accordo punta ad arrivare a una copertura del fabbisogno
energetico al 50% con il solare. (ANSA).
Energia: dai Bim trentini contributi per fotovoltaico
Accordo con Provincia, Assoartigiani e Federcoop: solare al 50%
