Il comando provinciale dei
carabinieri di Trento ha festeggiato il 208/o anniversario dalla
fondazione dell'arma, avvenuta nell'estate del 1814. La
cerimonia, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle
istituzioni pubbliche locali e le autorità militari del
Trentino, ha avuto luogo sul Doss Trento, dopo due anni di
sospensione a causa della pandemia.
"Il Doss Trento già 2.000 anni fa, per via della sua
conformazione, era luogo di rifugio e protezione, baluardo per
la difesa della popolazione. L'arma da oltre 200 anni ha questo
ruolo, sentendosi custode del quieto vivere della popolazione,
in periferia e nei centri abitati, dove condivide questo
privilegio con i colleghi della Polizia di Stato, attraverso un
coordinamento oggi più che mai concreto e funzionale. Vigiliamo
questo magnifico territorio trentino per 365 giorni l'anno, 24
ore su 24, e in ogni condizione", ha detto durante la cerimonia
il colonnello Matteo Ederle, alla guida del comando provinciale
dallo scorso febbraio.
Nel suo intervento, Ederle ha ricordato come il "territorio
goda anche in periferia di ottima salute, soprattutto con
riferimento ai classici reati predatori", ed ha rinnovato
l'impegno dell'arma l'intercettare ogni "patologia che possa
minare la serenità e l'eccellenza raggiunte in Trentino". A tal
riguardo, ha citato l'operazione "Perfido", contro le
infiltrazioni della criminalità orgnaizzata nel settore del
porfido, e l'attività di controllo contro i reati ambientali.
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