In Trentino, nel mese di giugno,
c'è stato un innalzamento della concentrazione di ozono O3,
inquinante tipicamente estivo, senza però superamenti delle
soglie di informazione (180 μg/m3) e di allarme (240 μg/m3). Lo
segnala il report mensile dell'Agenzia provinciale per la
protezione dell'ambiente (Appa) sulla qualità dell'aria.
La presenza dell'ozono è strettamente legata alle condizioni
meteorologiche tipiche di questo periodo dell'anno, in
particolar modo all'aumento della radiazione solare e della
temperatura, sottolinea l'Appa.
Dal punto di vista meteorologico, il mese di giugno è stato
caratterizzato da instabilità, con frequenti precipitazioni
specie nella prima decade. Tali condizioni non hanno favorito
l'instaurarsi di episodi di smog fotochimico, con concentrazioni
che si sono avvicinate alla soglia di informazione solamente
negli ultimi giorni del mese.
Le concentrazioni medie di biossido di azoto NO2 si
confermano anche per il mese di giugno inferiori a quando
registrato negli scorsi anni. Nella stazione di monitoraggio di
traffico di Trento via Bolzano si osserva tuttavia un
innalzamento della concentrazione media mensile rispetto allo
scorso mese di maggio (20 μg/m3 a maggio, 25 μg/m3 a giugno), a
conferma di un ritorno a livelli di traffico quasi normali dopo
il periodo di lockdown. Le concentrazione di polveri sottili
PM10 sono compatibili con le medie del periodo, nel pieno
rispetto dei valori limite.
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