L'Austria apre i suoi consolati ai
sudtirolesi di lingua tedesca e ladina. Lo prevede il disegno di
legge che il governo Kurz ha trasmesso al parlamento per
adeguarsi alle normative europee in materia consolare, che
prevedono che cittadini Ue possano rivolgersi a un consolato di
un altro stato membro, se in quel paese il suo stato non ha una
rappresentanza diplomatica.
Il testo elenca tra gli aventi diritto - come anche
nell'accordo di coalizione per il doppio passaporto -
esplicitamente i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina, come
anche le vittime del regime nazista. La normativa Ue va
applicata entro il primo maggio, visto che Vienna ha appena
avviato l'iter parlamentare, la legge austriaca entrerà in
vigore solo retroattivamente, spiega l'Apa.
I Freiheitlichen altoatesini applaudono all'iniziativa, che
"consentirà ai sudtirolesi a rivolgersi al consolato austriaco
nella propria madrelingua". Per la Lega patriottica sudtirolese
Heimatbund, sottolinea invece "l'enorme valenza diplomatica".
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