In Alto Adige i cartelli di
montagna non trovano pace: dopo le lunghe ed estenuanti
polemiche sull'utilizzo dei toponimi italiani lungo i sentieri,
ora l'opinione pubblica si divide sull'utilizzo di cartelli in
metallo che fino ad ora sono stati un tabù a sud del Brennero.
Mentre Austria, Germania e Svizzera da tempo hanno optato per
la segnaletica in alluminio, l'Alto Adige finora è rimasto
fedele a quelli in legno, considerati più belli ed ecologici.
Ora però il comune di Selva dei Mulini ha fatto da apripista,
istallando per la prima volta cartelli in metallo, suscitando
aspre polemiche che da giorni occupano la stampa locale. "Solo
più l'Alto Adige scrive su legno", titola oggi in apertura il
Dolomiten. Il senatore Hans Berger si schiera per i cartelli
gialli in metallo: sono meglio visibili, inoltre possono
contenere più informazioni, come per esempio il grado di
difficoltà del sentiero. Il dibattito è destinato a durare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA