Sono le regioni del Mezzogiorno a contribuire maggiormente alla nascita di nuove imprese guidate dai giovani. Secondo la fotografia scattata da Unioncamere-Infocamere, resa nota nel corso dei lavori dell'Assemblea, in Basilicata, Calabria e Molise le nuove attività degli under 35 superano il 38% delle totali, in Campania, invece, rappresentano il 37,5%, in Sicilia il 36,8% e in Sardegna il 33,6%. In Italia, fa sapere l'Unioncamere, le imprese giovanili sono circa 600 mila, il 10% del totale, e si concentrano in gran parte nei settori tradizionali. Spiccano quindi il commercio, con il 29% delle nuove imprese giovani, le costruzioni (14%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (10%). I nuovi giovani 'capitani di impresa', invece, sembrano puntare sui settori ad alto valore aggiunto, vale a dire servizi finanziari e telecomunicazioni. "L'intraprendenza dei nostri giovani mantiene positiva la dinamica della nati-mortalità delle imprese - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, in corso dell'Assemblea - in questi sei anni tanto difficili abbiamo visto questo dato incoraggiante che va sostenuto. Occorre puntare su innovazione, digitale, semplificazione amministrativa e avvicinare la scuola all'impresa - ha concluso - tutte cose con le quali il sistema camerale continuerà ad impegnarsi nei prossimi anni".
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