Da oggi in Toscana non ci potranno
più essere cani tenuti legati alla catena. La Giunta regionale
ha approvato in via definitiva il regolamento che lo vieta, dopo
il primo sì che c'era stato lo scorso dicembre e il successivo
passaggio nella commissione del Consiglio regionale preposta,
che si è espressa con parere favorevole.
Il divieto ha valenza immediata. Varrà tutto l'anno e non
solo d'estate come è stato nel 2023, quando tenere i cani legati
alla catena fu proibito con ordinanza dal presidente Giani
perché con il caldo e il pericolo di incendi gli animali
rischiavano di morire. Con l'atto si modifica ora formalmente il
regolamento del 2011 che ancora, sia pur in via eccezionale e
per un massimo di sei ore al giorno e catene lunghe almeno sei
metri, prevedeva la possibilità di tenere un cane legato.
Il fenomeno dei cani alla catena, si spiega dalla Regione, è
più diffuso di quanto si possa credere e il precedente
regolamento non definiva in maniera puntuale in quali casi
eccezionali un cane potesse essere tenuto in questa condizione,
lasciando di fatto il tutto alla discrezionalità dei singoli. Da
qui la scelta di cancellarne la possibilità e di definire in
maniera più rigorosa il divieto. La Toscana segue la strada già
imboccata da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche,
Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia e provincia di Trento. In
Italia non esiste alcuna legge nazionale applicabile su tutto il
territorio che vieti questa pratica. Con la modifica del
regolamento, la Toscana vieta "la custodia del cane alla catena
o con mezzi di contenimento similari". E definisce in maniera
precisa le eccezioni, ovvero di fronte a casi di "comprovate
ragioni sanitarie o per urgenti misure di sicurezza"
"Si tratta di una norma di civiltà: tenere un cane alla catena
può avere serie conseguenze, psichiche e fisiche, per lo
sviluppo degli animali" commenta il presidente della Toscana,
Eugenio Giani. "Vietare questa pratica aiuterà ad accrescere il
loro benessere" commenta l'assessore al diritto alla salute,
Simone Bezzini.
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