Arresti della polizia a Firenze in
poche ore contro due distinti casi di truffe a anziani dove
vittime sono state due donne di 90 anni.
Due arresti di falsi carabinieri - sedicenti maresciallo e
appuntato - sono stati fatti dai Falchi della Squadra Mobile
rispetto alla truffa subita da una donna di 90 anni di Sesto
Fiorentino. La polizia ha arrestato due giovani della Campania
di 19 e 28 anni per truffa aggravata. Un finto maresciallo,
secondo quanto ricostruito, avrebbe chiamato sul telefono di
casa invitando la figlia e il genero della 90enne a andare a
Firenze per ritirare in centro notifiche giudiziarie. La coppia
è partita e nel frattempo, l'anziana, rimasta da sola, è stata
contattata per la seconda fase del raggiro quando le hanno detto
di consegnare denaro o gioielli a un appuntato per evitare il
carcere alla figlia, che nel tragitto in città era stata
responsabile di un incidente stradale: era una pura bugia ma la
90enne ci ha creduto e ceduto beni per 3.000 euro. Poi la
polizia ha individuato i presunti responsabili. Stamani i Falchi
hanno fatto riavere tutti i beni truffati alla 90enne che è
stata ricevuta dal questore Maurizio Auriemma il quale l'ha
omaggiata di una spilla raffigurante l'aquila d'oro, simbolo
della Polizia.
L'altro caso di truffa è stato scoperto dalla Polfer in un
controllo alla stazione di Santa Maria Novella e ha portato a
denunciare un 17enne, anche lui della Campania. La Polfer ha
trovato il ragazzo con lo zaino carico di gioielli e denaro
venerdì sera. Aveva 70 monili in oro del valore di 25.000 euro e
una busta con 1.600 euro. Ma soprattutto addosso gli agenti gli
hanno trovato un foglio di carta A4 che da successivi
accertamenti è risultato firmato da una fiorentina di oltre 90
anni, proprietaria dei gioielli recuperati dalla polizia. C'era
scritto qualcosa tipo "Io sottoscritta… accetto il fondo di
garanzia di mio figlio… per il Tribunale…". Poco prima la donna,
secondo quanto emerso, era stata contattata al telefono da un
finto carabiniere che chiedeva soldi per evitare il carcere al
figlio, come responsabile di un inesistente, mai successo
incidente stradale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA