Domani sarà il giorno dell'avvio
formale degli accertamenti preliminari per dare sostanza al
fascicolo d'indagine aperto in procura contro ignoti e per ora
senza ipotesi di reato per fare chiarezza sulle cariche della
polizia di venerdì scorso nei confronti di un corteo studentesco
pro Palestina al quale partecipavano soprattutto studenti medi
superiori e minorenni. Il procuratore facente funzioni Giovanni
Porpora assegnerà l'inchiesta a uno dei suoi sostituti mentre ha
già delegato la raccolta dei primi riscontri ai carabinieri.
Anche la questura ha depositato un'informativa autonoma
corredata dai filmati girati dalla polizia scientifica.
Gli inquirenti si concentreranno sui video circolati sui
social e quelli girati e acquisiti dai docenti del liceo di
fronte al quale si sono verificati gli scontri, ma anche sulla
catena di comando del dispositivo di ordine pubblico per
chiarire chi ha dato l'ordine di caricare e perché. Intanto
l'avvocato Andrea Callaioli è pronto a raccogliere le querele
dei genitori dei minori feriti per avanzare un'azione comune e
collettiva chiedendo conto delle condotte tenute in piazza dai
poliziotti.
Dopo il vertice di ieri in prefettura tra sindacati,
prefetto, questore, sindaco e comandanti provinciali delle altre
forze dell'ordine l'obiettivo condiviso è fare accertamenti
rapidi e rigorosi per ripristinare un clima più sereno in città
dopo le polemiche degli ultimi giorni.
Intanto il primo cittadino, Michele Conti, ha annunciato,
che "già nella seduta di domani del consiglio comunale dovremo
avviare una seria e serena discussione" sulla vicenda e che
l'amministrazione ha "deciso di trasformare la Consulta dei
Giovani già in programma per mercoledì prossimo, in un momento
di riflessione e di proposta, invitando gli studenti delle
scuole superiori cittadine".
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