Una trentina di persone si sono
riunite stasera a Firenze a due mesi dalla scomparsa di Kata per
chiedere di non abbassare l'attenzione sul caso della piccola
peruviana scomparsa dall'ex hotel Astor di via Maragliano. Tra i
presenti anche i genitori. "Sento che mia figlia è ancora viva -
ha detto la mamma di Kata - e chiedo di farci sapere perché
hanno preso nostra figlia. Abbiamo detto tutta la verità,
abbiamo lasciato i cellulari ai carabinieri, di più non possiamo
fare, voglio sapere perché hanno preso mia figlia. Faccio tante
ipotesi - ha aggiunto - ma non posso credere che per un litigio
abbiano preso una bambina". Il babbo di Kata ha poi aggiunto di
non aver "mai avuto un problema così grave da giustificare che
prendessero mia figlia, ho avuto dei piccoli problemi, nessuno è
perfetto, ma ne ho subito parlato ai carabinieri, e niente è
così grave da giustificare questo". Sulle violenze all'interno
dell'ex Astor i genitori hanno spiegato di "aver subito parlato
del litigio ai carabinieri". I presenti, con striscioni che
ritraggono la piccola, hanno poi fatto un corteo tra le strade
del quartiere chiedendo che Kata torni a casa.
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