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Maltempo, a sala operativa 112 oltre 4.000 chiamate

Maltempo, a sala operativa 112 oltre 4.000 chiamate

Alzati i livelli degli affluenti dell'Arno

FIRENZE, 16 agosto 2022, 17:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La sala operativa del 112, il Numero unico europeo per le emergenze, ha reso noto che durante il nubifragio sono giunte alla sala operativa ben 4.039 chiamate, di cui l'85% dalla provincia di Firenze, l'area maggiormente colpita. Chiamate che si sono trasformate in 240 richieste di intervento. Lo riferisce la Regione Toscana in un comunicato dedicato al maltempo di Ferragosto. Il Nue 112 Toscana, spiega, ha gestito questo evento straordinario in stretta sinergia con la centrale Marche-Umbria, con sede ad Ancona.
    Durante il nubifragio è stata netta e repentina la risalita dell'acqua degli affluenti dell'Arno a Firenze, soprattutto a valle del centro storico secondo le tabelle idrometriche riportate dalla protezione civile del Comune. I corsi d'acqua intorno alla città hanno risentito dei mesi di siccità e parte di essi erano in secca per lunghi tratti. Le misurazioni idriche del Mugnone al Ponte alle Mosse, in pieno abitato di Firenze, della Greve al ponte di Scandicci, e dell'Ema a Grassina - affluente per cui si rileva il maggior incremento del livello dell'acqua nei momenti di pioggia copiosa - mostrano rialzi dei livelli idrometrici consistenti. Non così l'Arno, quasi invariato alla stazione idrometrica di Rosano, prima di entrare in città, e poco più che rialzato alla stazione degli Uffizi, ma va tenuto conto della notevole differenza dell'ampiezza degli alvei tra il fiume maggiore e i torrenti che lo servono. Le tabelle proposte dalla protezione civile comunale mostrano pure le precipitazioni cumulate in città (quasi 40 mm stimati tra le ore 20 e le ore 23) e la forza del vento, con forti raffiche rilevate nel primo breve temporale del pomeriggio, verso le 17.30, altre, ma meno intense, nel lungo nubifragio serale. Il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino ha sottolineato che "i problemi sono derivati soprattutto dalle acque superficiali, che scendevano lungo le strade prima di entrare nei corsi d'acqua che si sono così innalzati di livello improvvisamente ma senza fuoriuscire, almeno così ci risulta, anche dal confronto con il Genio civile regionale".
   

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