Il Piano Strategico Grandi Progetti
Culturali sosterrà con 5,5 milioni di euro il restauro e il
nuovo allestimento del Museo Richard Ginori della Manifattura di
Doccia. Lo annuncia il ministro della cultura Dario Franceschini
, che sottolinea: "risorse importanti per una realtà
meritoriamente entrata a far parte del patrimonio dello Stato,
testimonianza unica del saper fare italiano che, grazie al
lavoro della fondazione e agli interventi in programma, sarà
ancora più valorizzata". Un impegno preso lo scorso 16 maggio e
"prontamente mantenuto", ringrazia il presidente della
Fondazione Tomaso Montanari, grato al ministro anche per aver
accolto la sua richiesta di finanziare anche il restauro del
primo piano del Museo, "consentendoci di avere il budget
necessario al suo recupero integrale". Oltre al restauro
dell'edificio, spiega Montanari, il finanziamento "permetterà di
realizzare il nuovo allestimento che sarà compito della
Fondazione. Lavoreremo insieme a Stefano Casciu e alla Direzione
Regionale dei Musei della Toscana per completare i lavori nel
minor tempo possibile. La Fondazione farà fino in fondo la sua
parte". Nato insieme alla Manifattura di Doccia e all'interno
degli edifici destinati alla produzione, il museo Ginori è stato
per quasi trecento anni un museo d'impresa, pensato dal
fondatore, il marchese Carlo Ginori, come il contenitore
privilegiato della bellezza che la sua fabbrica era in grado di
creare. Il museo custodisce tre secoli di storia del gusto e del
collezionismo, rappresentando un unicum a livello internazionale
grazie alla ricchezza e alla continuità storica del suo
patrimonio, eredità della più antica manifattura di porcellana
ancora attiva in Italia. La sua collezione comprende circa 8000
oggetti in porcellana e maiolica databili dal 1737 al 1990,
modelli scultorei, documenti cartacei e disegni, una biblioteca
storica, una biblioteca specialistica e una fototeca. Dal 1965
il museo ha sede in un edificio progettato dall'architetto Pier
Niccolò Berardi, di proprietà demaniale e affidato alla
Direzione Regionale Musei della Toscana, che necessita di
importanti lavori di risanamento dopo gli anni di abbandono
seguiti al fallimento dell'azienda Richard-Ginori.
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