Perquisizioni della guardia di finanza sono state eseguite questa mattina nella sede di Gest spa, società di gestione della tramvia di Firenze nell'ambito di un'inchiesta della procura di Firenze che ipotizza il reato di peculato in concorso. Secondo quanto appreso gli inquirenti ipotizzerebbero che l'azienda avrebbe occultato parte dei ricavi dovuti alla vendite dei biglietti per evitare di doverne restituire una quota al Comune di Firenze. Quest'ultimo risulta parte offesa nel procedimento. Nell'ambito delle stesse indagini stamani effetuate anche acquisizioni di documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.
Sarebbero due, secondo quanto appreso finora, le persone indagate: l'ad di Gest Jean Luc Laugaa e Francois Mazza, presidente di Ratp Dev Italia, che detiene il 51% del capitale sociale di Gest. "Sono molto fiducioso nella magistratura italiana, che avrà tutte le capacità di chiarire tutti questi fatti", ha affermato venerdì mattina Jean Luc Laugaa, amministratore delegato di Gest Spa, tra gli indagati dell'inchiesta della procura di Firenze, che coinvolge la società di gestione della tramvia, per il reato di peculato. "Voglio veramente confermare la correttezza della gestione della tramvia", ha aggiunto, a margine di una conferenza stampa per presentare il nuovo servizio di Tpl di Autolinee Toscane. "Questa vicenda - ha proseguito Laugaa - riporta dei temi che non capisco. La Gest ha un unico introito. La Gest deve fare la manutenzione e la gestione di tutte le attività della tramvia per più di 30 anni. Come ingegnere posso conoscere i treni, i binari, i segnalamenti, e non riesco a capire come una società come la Gest potrebbe fare un surplus quando deve gestire il tutto per più di 30 anni".
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