In 103 associati di Confconsumatori Grosseto hanno citato in giudizio Nuova Banca Etruria "per rispondere degli illeciti nei contratti di investimento commessi in occasione della vendita di titoli subordinati alla clientela retail". Complessivamente il risarcimento dei danni richiesto dai 103 associati, a cui furono vendute obbligazioni subordinate, ammonta a 2.543.000 euro. Lo rende noto la stessa Confconsumatori i cui legali hanno notificato oggi la citazione contro Nuova Banca Etruria. "Non si chiede tecnicamente il rimborso delle obbligazioni" rimaste in capo alla vecchia banca, spiega uno dei legali, l'avvocato Marco Festelli, ma "il risarcimento dei danni connessi al contratto servizi di investimento; contratto nel quale la Nuova Banca è succeduta a titolo universale in forza della cessione aziendale disposta da Banca d'Italia. Questa è l'unica interpretazione costituzionalmente accettabile del cosiddetto Bail-in".
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