Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
"Quando stavo attraversando il confine, mi sono girato, ho dato un'ultima occhiata alla mia terra natale e ho pensato 'ci tornerò'.
Penso che tutti gli iraniani che sono dovuti partire a causa del regime totalitario tengano una valigia pronta a casa, nella speranza che le cose migliorino": così - riferisce la France Presse - Mohammad Rasoulof oggi al Festival di Cannes dove ha presentato in concorso The Seed of the Sacred Fig.
Per il regista dissidente, riuscito a fuggire clandestinamente dal regime di Teheran, standing ovation al Gran Théâtre Lumiere dove è in corso la proiezione ufficiale del film.
Sul tappeto rosso e poi nella sala, Rasoulof ha mostrato le foto di due dei suoi attori principali, Missagh Zareh e Soheila Golestani, mentre è salito sulla la Montée des marches al fianco dell'attrice iraniana Golshifteh Farahani, che vive in esilio in Francia da circa quindici anni.
Era anche accompagnato da sua figlia Baran, quasi un passaggio di testimone simbolico dato che quest'ultima aveva ricevuto l'Orso d'Oro a Berlino per conto di suo padre quattro anni fa. Mohammad Rasoulof non era presente a Cannes dal 2017, quando aveva ricevuto un premio a Un Certain Regard per Un homme integre.
L'anno scorso poi gli era stato impedito di partecipare al festival come membro di giuria della stessa sezione parallela.
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraSe è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora