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In evidenza
In evidenza
Quattro anni dopo le sue ultime
apparizioni teatrali, bloccate dalla pandemia con la conseguente
chiusura dei palcoscenici, Teresa Mannino è tornata ieri sera al
Politeama Genovese per proporre il suo nuovo spettacolo dal
titolo "Il giaguaro mi guarda storto". Uno spettacolo tutto al
femminile: la Mannino ne è infatti autrice con Giovanna Donini,
ne ha firmato la regia e le scene sono di Maria Spazzi.
L'assoluto predominio delle quote rosa ben si adatta a una
performance della simpaticissima comica siciliana che nei suoi
monologhi non risparmia mai ironia e bacchettate sui maschi. "Il
giaguaro mi guarda storto" riprende lo schema di precedenti
spettacoli della Mannino che tuttavia nei suoi monologhi sa
sempre rinnovarsi e trovare ogni volta spunti nuovi su cui far
sorridere. Il filo conduttore nel nuovo lavoro è il desiderio,
lo stupore vitale che accende i sogni e che la Mannino in realtà
vede spento in tanti giovani di oggi. L'artista racconta i suoi
sogni di ragazzina, il suo desiderio di vedere le Alpi, si
sofferma sui rapporti genitori-figli, mettendo a confronto il
presente con il passato. Con la sua parlata divertente,
l'artista domina la scena con verve, salta, balla, non si
risparmia, coglie la minima occasione per coinvolgere qualche
spettatore, fa cantare il pubblico, prende in giro e gioca
abilmente con la autoironia. Si ride di comportamenti comuni
nelle famiglie (la figlia se chiama "papà" lo fa per sapere dove
è la mamma!), ma si ride anche di carenze un po' più serie della
nostra società: ad esempio, nell'indicare come uno dei pochi
vantaggi della pandemia l'abolizione del flauto dolce nelle
scuole, ricorda non senza polemica che pur essendo il nostro il
paese che ha inventato il melodramma, Verdi e Puccini, siamo
culturalmente lontanissimi da Germania o Inghilterra nelle cui
scuole si formano gruppi strumentali e corali. Il finale è
dedicato, ancora con il sorriso, a un raffronto fra le formiche
che da milioni di anni si occupano di agricoltura senza rovinare
il pianeta e noi che arrivati molto dopo, il pianeta lo stiamo
distruggendo; la causa, per la Mannino, è una sola: la società
delle formiche è tutta al femminile. Pubblico numeroso e
divertito, gli applausi sono stati prolungatissimi.
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