Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
Roman Polanski andrà a
processo a Los Angeles con l'accusa di aver stuprato una
minorenne nel 1973, cinque anni prima di aver abusato della
tredicenne Samantha Geimer. Rispetto a quest'ultimo famigerato
caso, il regista polacco si dichiarò colpevole di aver
intrattenuto una relazione sessuale con l'accusatrice, ma fuggì
dagli Stati Uniti prima della sentenza. Oggi novantenne e
residente in Francia, il cineasta è atteso sul banco degli
imputati il 4 agosto del 2025. Quel giorno comincerà alla corte
suprema della città californiana la causa civile avviata dopo la
denuncia di una donna che all'epoca dei fatti era minorenne e
che finora è rimasta anonima. Jane Doe ha presentato la sua
querela l'anno scorso. Ha raccontato che una sera del 1973, dopo
averlo conosciuto a una festa, accettò un invito a cena dal
regista, piuttosto famoso all'epoca dei fatti, visto che aveva
già firmato Repulsion, Rosemary's baby e stava lavorando a
Chinatown. Polanski ordinò tequila anche per la ragazza,
nonostante sapesse che aveva meno di 21 anni (l'età legale per
bere alcol negli Stati Uniti). Dopo la cena, lei si sentì male e
lui la portò nella sua villa di Benedict Canyon, dove la giovane
perse i sensi. Secondo le carte depositate in tribunale, quando
Jane Doe si svegliò sul letto del regista, lui la spogliò e la
obbligò ad un rapporto sessuale, anche dopo che lei disse "Per
favore, non farlo". L'avvocatessa Gloria Allred ha confermato in
conferenza stampa che la sua cliente all'epoca non aveva "solo
meno di 21 anni, ma meno di 18". "Ha dimostrato un enorme
coraggio a intentare una causa contro un famoso regista. Le ci è
voluto molto tempo per fare questo passo", ha detto Allred ai
giornalisti, aggiungendo che "sebbene l'imputato abbia
continuato la sua vita come niente fosse, per lei niente è stato
normale dopo".
Notizie ANSA Scegli l’informazione di ANSA.it
Abbonati per leggere senza limiti tutte le notizie di ANSA.it
Abbonati oraSe è una notizia,
è un’ANSA.
Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.
Resta connesso
Ultima ora