In una mattina d'estate, Lucio
Dalla 'torna' a Bologna. E la sua città è lì ad accoglierlo. Il
sindaco Virginio Merola ha inaugurato la statua dedicata al
cantautore bolognese in piazza Cavour, secondo alcuni il luogo
che ispirò la celebre 'piazza Grande' della canzone. La scultura
- che immortala lo sguardo di Dalla rivolto verso la sua casa
natale, dove ha vissuto per 29 anni - è stata realizzata da
Antonello Paladino e donata al Comune di Bologna da Lino
Zaccanti, cugino ed erede del musicista, che ha curato la posa
dell'opera approvata dalla Soprintendenza. "Tutti noi da piccoli
abbiamo giocato in qualche posto che ricordiamo come molto
grande", ha detto Merola, "immagino che per Lucio, che ha
passato con i suoi amici molti pomeriggi qui, questa resterà
sempre la sua piazza grande, come sarà grande il ricordo di
un'artista che ha fatto tanto per la musica italiana e per la
reputazione di Bologna nel mondo". La Fondazione Lucio Dalla,
infine, ha presentato le iniziative dei prossimi due anni. Un
periodo in cui cadranno gli anniversari della morte del
cantante, il primo marzo 2022 saranno passati 10 anni, e gli 80
anni dalla nascita, il 4 marzo 2023. Proprio il primo marzo del
prossimo anno verrà inaugurata una mostra a Bologna, dalla
durata di tre mesi, che poi si sposterà a Roma, Milano e Napoli
con l'obiettivo di trasferirsi in Germania, in Austria e in
Argentina, dove Dalla continua a essere apprezzato. A curare lo
spazio espositivo itinerante sarà Alessandro Nicosia, presidente
di Creare organizzare realizzare (Cor), che si è già occupato
delle mostre dedicate a Fellini, Fallaci, Pavarotti, Totò, De
Filippo e Sordi. L'esposizione, che avrà anche materiali
inediti, sarà divisa in due: "La prima parte è dedicata al suo
percorso artistico", ha spiegato Nicosia, "dall'altra ci sarà il
racconto della sua personalità, degli amori e delle passioni di
Lucio come il mare, la Ferrari e l'arte".
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