"L'Italia, come membro fondatore,
considera la Nato imprescindibile punto di riferimento in
termini di valori condivisi, deterrenza e difesa. In questo
quadro, il nostro Paese profonde ogni sforzo per facilitare il
processo di adattamento, concorrendo in maniera rilevante alla
gestione delle crisi ed alle esigenze di sicurezza dei nostri
Alleati". Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini,
in occasione del 70/o anniversario del Nato Defence College.
"Siamo - ha spiegato Guerini - in un contesto di sicurezza
altamente volatile e caratterizzato dalla rapidità dello
sviluppo tecnologico, dagli effetti del cambiamento climatico e
da ultimo, dalle implicazioni economiche e sociali della
pandemia da Covid. Tutto questo ha fatto emergere l'esigenza di
rivisitare il 'Concetto strategico', con l'obiettivo di fissare
le priorità dell'Alleanza almeno per il prossimo decennio. Ciò
dovrà tener conto di quanto è stato fatto e quanto rimane da
implementare, poggiando sulla perdurante validità dei tre
compiti fondamentali dell'Alleanza: difesa collettiva, gestione
delle crisi e sicurezza cooperativa". "E' altrettanto importante
- ha proseguito il ministro - tener conto delle lezioni apprese,
discendenti sia dalle storie di successo ma anche dai momenti di
difficoltà come l'Afghanistan, che confermano la necessità di
mantenere le nostre capacità di gestione delle crisi,
considerata la crescente precarietà politico-sociale a cui
assistiamo nelle aree adiacenti ai 'confini' dell'Alleanza".
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