/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Toti, 'donatori non consideravano dazione merce di scambio'

Toti, 'donatori non consideravano dazione merce di scambio'

Consegnata ai magistrati la memoria di 17 pagine

ROMA, 24 maggio 2024, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Registrando ogni versamento, non solo da parte del Comitato Toti ricevente, ma anche della impresa o del soggetto donatore, appare chiaro che il donatore stesso non considera in alcun modo la sua dazione di denaro come merce di scambio o pagamento di un interesse illecito, attività che anche egli stesso con la pubblicità del versamento si incaricherebbe di denunciare". Così Giovanni Toti, il governatore ligure agli arresti domiciliari per corruzione e falso, scrive nella sua memoria di 17 pagine consegnata ieri al termine dell'interrogatorio reso ai due pubblici ministeri titolari delle indagini, Luca Monteverde e Federico Manotti che l'hanno sentito assieme al procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Il capitolo in questione è quello intitolato 'Contestualità del pagamento'.
    "Il fatto di sostenere la nostra attività politica - scrive Toti - non viene ritenuta da nessun imprenditore, neppure dallo stesso Spinelli, cosi come da altri (Amico, l'imprenditore che si occupa di manutenzione, riparazione e refit di superyacht, ndr), motivo ostativo per impedire che esso, in occasione di contatti personali e telefonici, possa utilizzare quel momento per sottolineare o informare il governatore o un suo collaboratore di un problema, un progetto o una esigenza della sua attività, senza tuttavia un rapporto causa - effetto della sua donazione, come dimostra il fatto che lo stesso soggetto ha effettuato più donazioni in momenti e tempi diversi. Si aggiunga, infine, e lo si è già visto che la disponibilità verso il mondo imprenditoriale e dei privati, in generale, è sempre stata data a prescindere anche dalla sola prospettiva di ottenere un contributo: l'ascolto e l'appoggio erano indistinti e funzionali a creare un beneficio di prospettiva per l'interesse pubblico".
    Nella stessa memoria, Toti spiega poi che ha avuto "occasione di incontrare i fratelli Testa al massimo due volte". "Il loro interesse - aggiunge - era rivolto all' attenzione possibile per una comunità, quella Riesina, spesso soggetta a tutte le difficoltà legate ad immigrazione e integrazione in regioni diverse. Certamente ho dato mandato ai miei collaboratori di dare loro attenzione nei termini di legge. Ma mai di offrire utilità in cambio di voti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza