Borse europee in rialzo a metà
seduta. Gli investitori, pronti a scommettere che non ci sarà
una escalation in Medio Oriente, sono ora concentrati sui
risultati delle trimestrali. Sotto i riflettori resta
l'allentamento della politica monetaria da parte delle banche
centrali, con la Bce che guarda ad un primo taglio dei tassi a
giugno e la Fed che sposta in avanti la decisione.
L'indice Stoxx 600 guadagna lo 0,4%. Positive Londra (+1,6%),
Madrid (+1%), Francoforte (+0,4%) e Parigi (+0,1%). In
controtendenza Milano (-0,9%), dove lo stacco cedola di otto
società del Ftse Mib pesa per l'1,53%. I principali listini sono
sostenuti dall'energia (+1,2%), con il prezzo del petrolio
debole. Il Wti scende a 82,9 dollari al barile e il brent a 86,8
dollari. Bene le banche (+1,1%), con gli analisti che vedono
ancora un trimestre robusto spinto dai tassi d'interesse ancora
alti. Fiacche le utility (-0,3%), con il gas a 30 euro.
In lieve rialzo i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund
scende a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al
3,92% e quello tedesco al 2,54%. Sul fronte dei beni rifugio
l'oro cede l'1,6% a 2.342 dollari l'oncia.
A Piazza Affari corrono le banche con Mps (+3,2%), Bper
(+2,2%) e Popolare di Sondrio (+2,1%). Lo stacco delle cedole
pesano su Iveco (-5,8%), con gli analisti colti di sorpresa per
il cambio di amministratore delegato. Pagano i dividendi anche
Mediolanum (-4,2%), Banco Bpm (-8,5%),Campari (+0,6%), Ferrari
(-1,5%), Prysmian (-1,8%), Stellantis (-5,1%) e Unicredit
(-3,7%). Positiva Tim (+0,9%), in vista dell'assemblea e con
l'operazione Netco che "procede secondo le tempistiche
programmate" ed il deposito di Kkr all'Antitrust europeo.
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