La Pontificia Accademia per la Vita
ribadisce che "proprio nell'epoca dei diritti umani universali,
non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana". Lo
afferma in una nota, diffusa dal Vaticano, in merito
all'inserimento nella Costituzione francese della garanzia della
libertà per le donne di ricorrere all'aborto.
La Pontificia Accademia per la Vita, continua la nota, "si
rivolge a tutti i governi e a tutte le tradizioni religiose, a
dare il meglio affinché in questa fase della Storia, la tutela
della vita diventi una priorità assoluta, con passi concreti a
favore della pace e della giustizia sociale, con misure
effettive per un universale accesso alle risorse,
all'educazione, alla salute. Le particolari situazioni di vita e
i contesti difficili e drammatici del nostro tempo, vanno
affrontati con gli strumenti di una civiltà giuridica che guarda
prima di tutto alla tutela dei più deboli e vulnerabili".
"La tutela della vita umana - prosegue - è il primo obiettivo
dell'umanità e può svilupparsi soltanto in un mondo privo di
conflitti e lacerazioni, con una scienza, una tecnologia,
un'industria a servizio della persona umana e della fraternità.
Per la Chiesa cattolica, ricorda quindi citando papa
Francesco, 'la difesa della vita non è un'ideologia, è una
realtà, una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani,
proprio perché cristiani e perché umani'. (...) 'Si tratta di
agire sul piano culturale ed educativo per trasmettere alle
generazioni future l'attitudine alla solidarietà, alla cura,
all'accoglienza, ben sapendo che la cultura della vita non è
patrimonio esclusivo dei cristiani, ma appartiene a tutti coloro
che, adoperandosi per la costruzione di relazioni fraterne,
riconoscono il valore proprio di ogni persona, anche quando è
fragile e sofferente'. (Udienza Generale 25 marzo 2020)".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA