Il Ministero della Sanità palestinese
gestito da Hamas afferma che sono stati trovati altri tre
cadaveri relativi alla strage avvenuta durante la calca per gli
aiuti umanitari vicino la città di Gaza, portando a 115 il
totale delle vittime dell'accaduto. I feriti sono circa 760.
Il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia,
Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage
portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni
d'arma da fuoco. Dei 176 feriti arrivati all'ospedale al-Awda
142 avevano lesioni d'arma da fuoco mentre gli altri 34
mostravano ferite dovute a una fuga precipitosa, ha detto Salha
specificando di non poter fornire informazioni sulla causa della
morte delle vittime dell'accaduto perché i loro corpi sono stati
trasportati in altre strutture. Precedentemente anche il
portavoce del segretario generale delle Nazioni unite Stephane
Dujarric aveva detto che durante una visita all'ospedale
al-Shifa un team dell'Onu "ha potuto confermare che molte delle
persone in cura lì", vittime dell'attacco di giovedì vicino
Gaza, "avevano ferite da arma da fuoco".
Hamas afferma che l'esercito israeliano ha aperto il fuoco
contro la folla di persone accalcata intorno a un convoglio di
aiuti. Israele sostiene che decine di persone "sono state uccise
e ferite" nella calca o "travolte dai camion".
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