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L'inflazione in Giappone rallenta al 2% in gennaio

L'inflazione in Giappone rallenta al 2% in gennaio

Banca centrale auspica aumento salari per incentivare consumi

ROMA, 27 febbraio 2024, 08:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rallenta per il terzo mese consecutivo l'inflazione in Giappone, sebbene leggermente sopra le stime degli economisti che prevedevano un valore inferiore all'obiettivo della Banca Centrale (BoJ).
    Secondo i dati governativi, in gennaio l'indice dei prezzi al consumo si assesta al 2%, e segue l'aumento del 2,3% registrato a dicembre; una dinamica che secondo gli analisti potrebbe portare a un progressivo allentamento della politica ultra espansiva dell'istituto centrale e il graduale abbandono dei tassi di interesse negativi.
    L'ultima volta che l'indice si è attestato al di sotto dell'obiettivo di inflazione del 2% fissato dalla BoJ è stato nel marzo 2022, quando i prezzi sono aumentati dello 0,8% su base annua. Da allora, l'inflazione è salita fino al 4,2% nel gennaio 2023, prima di ridursi gradualmente alla fine dello scorso anno. A differenza delle principali banche centrali che hanno alzato i tassi d'interesse - e presto potrebbero ricominciare a ridurli - la BoJ ha mantenuto la propria politica accomodante, mettendo sotto pressione lo yen. Il governatore Kazuo Ueda ritiene che il rialzo dell'inflazione sia determinato da fattori temporanei, tra cui l'aumento dei costi dell'energia, e anticipa un allineamento dei prezzi in linea con il miglioramento dei salari. Negli ultimi tre mesi del 2023 a sorpresa l'economia giapponese è entrata in recessione tecnica, a fronte di consumi interni che continuano a rimanere deboli. Il Pil ha registrato una contrazione dello 0,1%, dal -0,7% del trimestre precedente, mentre su base tendenziale il prodotto interno lordo ha visto una flessione dello 0,4%.
   

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