Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

100 anni fa nasceva Francesco Rosi, il maestro del cinema verità

100 anni fa nasceva Francesco Rosi, il maestro del cinema verità

Da Salvatore Giuliano a Le mani sulla città, rigore e impegno

ROMA, 13 novembre 2022, 12:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Rosi riassume in sé alcuni dei tratti salienti della cultura del Novecento: la sua lezione travalica il confine del cinema, per farsi modello di rigore morale, impegno civile, forza espressiva. Il più tenace indagatore della realtà nell'Italia del '900, l'uomo che sapeva usare la macchina da presa e l'occhio del cinema per pedinare la verità, nasceva 100 anni fa, il 15 novembre 1922.
    "Io sostengo, ed è il metodo che ho usato nei miei film - diceva - che bisogna creare una certa distanza dagli avvenimenti per poterli leggere meglio e anche per poter accogliere quante più nozioni possibili per avvicinarsi alla verità. E per questo il film richiede tempo". Aiuto regista con il suo mentore Luchino Visconti che nel '47 lo arruola su consiglio di Achille Millo per "La terra trema", sarà poi sui set di Antonioni, Monicelli, Emmer, Alessandrini, ma è ancora Visconti ad affiancarlo a Suso Cecchi d'Amico per la sceneggiatura di "Bellissima" (1951) per poi chiamarlo insieme a Franco Zeffirelli come aiuto-regista in "Senso"(1953).
    I tempi sono maturi per passare alla regia ed è proprio Visconti a incoraggiarlo per il fortunato esordio con "La sfida" che nel 1958 finisce in concorso alla Mostra di Venezia. Dopo una breve parentesi all'estero ("I magliari" con Alberto Sordi girato in Germania l'anno successivo), si scopre già maestro e fondatore di un genere (il film d'inchiesta) nel 1960. E' l'anno di "Salvatore Giuliano", Orso d'oro a Berlino, l'opera con cui fa esplodere tutte le contraddizioni e i depistaggi seguiti alla morte del bandito siciliano.
    La lista dei successi che seguono è più che nota e si caratterizza per il sodalizio con Gian Maria Volonté (quattro film insieme a partire dal censurato "Uomini contro"), per l'attenzione ai misteri italiani ("Le mani sulla città", Leone d'oro a Venezia, "Il caso Mattei", "Lucky Luciano", "Cadaveri eccellenti") e per la passione di grandi capolavori letterari firmati Sciascia, Carlo e Primo Levi, Garcia Marquez. Innamorato di Napoli, la ritroverà nelle pagine di Eduardo De Filippo a cui dedicherà le sue uniche regie teatrali della maturità a cominciare da "Napoli milionaria" nel 2003 e il nostalgico documentario "Diario napoletano".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza