La Marina americana ha inviato
martedì il cacciatorpediniere Uss Curtis Wilbur nello Stretto di
Taiwan, parte di un'operazione definita "di routine", ma che ha
provocato la reazione piccata della Cina che ha accusato gli
Stati Uniti di minacciare la pace e la stabilità regionali.
La Settima flotta americana ha reso noto che il
cacciatorpediniere, in quella che è stata la quinta operazione
del suo genere sotto l'amministrazione di Joe Biden, ha condotto
un "transito di routine nello Stretto di Taiwan" in linea con il
diritto internazionale a dimostrazione "dell'impegno degli Usa
un Indo-Pacifico libero e aperto", si legge in una dichiarazione
postata sul suo sito web. "L'esercito americano continuerà a
volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo
consenta".
Un portavoce del comando cinese del teatro orientale ha
espresso una forte opposizione al passaggio, che avviene in un
contesto di accresciute tensioni tra i due Paesi. "Le azioni
degli Stati Uniti inviano segnali sbagliati alle forze
indipendentiste di Taiwan, interferendo deliberatamente nella
situazione regionale e mettendo in pericolo la pace e la
stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan", ha affermato il
portavoce. Le forze cinesi, ha aggiunto, hanno seguito e
monitorato la nave durante il suo passaggio.
La Cina ritiene che il governo democraticamente eletto di
Taiwan sia deciso a formulare una dichiarazione formale di
indipendenza dell'isola, una autentica "linea rossa" tracciata
da Pechino. La presidente dell'isola Tsai Ing-wen ha osservato
più volte come Taiwan sia già uno stato indipendente chiamato
Repubblica di Cina, il nome ufficiale dell'isola.
Il ministero della Difesa di Taipei ha riferito che il
cacciatorpediniere ha navigato in direzione sud attraverso lo
stretto in una situazione "normale".
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