Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Covid: Oms e Unicef, in soli 10 Paesi tre quarti delle dosi

Covid

Covid: Oms e Unicef, in soli 10 Paesi tre quarti delle dosi

'Finora in 130 Paesi neanche una vaccinazione'

ROMA, 11 febbraio 2021, 10:36

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

Delle 128 milioni di dosi di vaccino somministrate finora, oltre i tre quarti delle vaccinazioni sono avvenute in soli 10 paesi che rappresentano il 60% del Pil mondiale. Ad oggi, in circa 130 paesi deve essere ancora somministrata una singola dose di vaccino.
    Lo affermano in una nota l'Oms e l'Unicef sottolineando che "questa strategia autolesionista costerà vite e mezzi di sostentamento e darà al virus ulteriore opportunità di mutare, eludere i vaccini e minacciare la ripresa economica globale" L'Unicef e l'Oms chiedono pertanto "ai leader di guardare oltre i propri confini e attuare una strategia di vaccinazione che possa porre veramente fine alla pandemia e limitare le varianti del virus".
    Gli operatori sanitari, affermano, sono stati in prima linea nella pandemia nei contesti a basso e medio reddito e dovrebbero essere protetti per primi in modo che possano proteggere noi. I paesi che partecipano al Covax si stanno preparando a ricevere e utilizzare i vaccini. Manca però una fornitura equa dei vaccini.
    Per assicurare che cominci la distribuzione del vaccino in tutti i paesi è assolutamente necessario che i governi che hanno vaccinato i propri operatori sanitari e la popolazione a più alto rischio di malattie gravi condividano i vaccini attraverso Covax. E' inoltre importante che l'Access to Covid-19 Tools Accelerator e Covax, il suo pilastro per i vaccini, siano pienamente finanziati in modo che i fondi e il supporto tecnico siano disponibili per i paesi a basso e medio reddito. I produttori di vaccini allochino equamente le limitate forniture di vaccini; condividano informazioni sulla sicurezza, l'efficacia e la produzione, come priorità, con l'Oms per il controllo dei regolamenti e delle politiche.
    Il Covid-19, concludono nella nota Oms e Unicef, "ha mostrato che i nostri destini sono fortemente connessi. Che vinciamo o perdiamo, lo faremo insieme".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza