La Procura di Bologna ha chiuso le
indagini dell'inchiesta 'Mondo Sepolto', che tre mesi fa portò
alla luce due cartelli di imprese che 'controllavano' le camere
mortuarie dell'ospedale Maggiore e del Sant'Orsola di Bologna.
Il pm Augusto Borghini ha inviato infatti 74 avvisi di fine
indagine, atto che di solito precede la richiesta di rinvio a
giudizio, ad altrettante persone fisiche e aziende. Tra i reati
contestati, a vario titolo, oltre alla corruzione e
all'associazione a delinquere, c'è anche il riciclaggio e alcune
violazioni fiscali.
L'inchiesta emerse il 17 gennaio, quando i carabinieri
eseguirono 30 misure cautelari: nove in carcere, 18 ai
domiciliari e 3 divieti di esercizio d'impresa. Secondo gli
inquirenti a spartirsi il mercato dei funerali erano due
associazioni: il consorzio 'R.I.P. Service', guidato da
Giancarlo Armaroli, amministratore della 'Armaroli Tarozzi', che
aveva il monopolio del Maggiore e il 'Cif', con il suo
presidente Massimo Benetti, che aveva in pugno il Sant'Orsola.
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