Un attivista politico detenuto in
Iran, Vahid Sayadi Nasiri, è morto nel carcere di Qom dopo 60
giorni di sciopero della fame. Lo ha reso noto la sorella,
citata dal sito Human Rights Monitor.
Secondo la donna, Elaheh Sayadi Nasiri, il fratello digiunava
per protestare contro il fatto che era tenuto nella sezione di
massima sicurezza del carcere insieme a criminali comuni e per
chiedere di essere trasferito alla prigione di Evin a Teheran.
Arrestato una prima volta nel settembre del 2015, Sayadi
Nasiri era stato condannato a otto anni di carcere per "insulti
alla Guida", Ali Khamenei, e "propaganda contro il sistema di
governo" per il contenuto dei suoi post su Facebook. Rilasciato
nel marzo del 2017, era stato nuovamente arrestato lo scorso
agosto.
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