La Corte europea dei diritti
umani ha condannato l'Italia perché decise di continuare ad
applicare il regime duro carcerario del 41bis a Bernardo
Provenzano, dal 23 marzo 2016 alla morte del boss mafioso.
Secondo i giudici, il ministero della giustizia italiano ha
violato il diritto di Provenzano a non essere sottoposto a
trattamenti inumani e degradanti. Allo stesso tempo la Corte di
Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la
detenzione di Provenzano non ha leso i suoi diritti.
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