La Corte d'appello di Cagliari ha
rigettato l'istanza del ministero della Difesa tendente ad
annullare la sentenza del Tribunale del 22 giugno 2016 con cui
era stato ridefinito l'ammontare dell'importo del vitalizio al
capitano di vascello del genio navale Francesco Paolo Sorgente,
deceduto per mesotelioma pleurico dopo aver svolto servizio
nella Marina militare dal marzo 1968 al 30 gennaio 2000.
Un'invalidità permanente che, per i giudici, è dovuta allo
svolgimento delle sue funzioni e del suo servizio, per il quale
sono estesi i benefici di legge previsti per le vittime della
criminalità e del terrorismo.
"Una vittoria che lascia l'amaro in bocca - dice la vedova
Patrizia Zichina - Avrei voluto che anche mio marito assistesse
a questo riconoscimento che gli spettava di diritto, proprio
perché lui ha dato la vita per lo Stato ed è stato riconosciuto
vittima del dovere, ma senza riconoscimento dell'equiparazione
alle vittime del terrorismo".
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